REVISIONE DEL REGOLAMENTO EDILIZIO

Cari Colleghi
I sottoscritti Consiglieri Marco Arbulla ed Antonio Zanghi, si sono occupati della revisione del Regolamento Edilizio 2004, a partire dal febbraio 2007.

Assumendo l’incarico in qualità di coordinatori, era fondamentale capire l’obbiettivo da perseguire:
ebbene, si trattava di cogliere, discutere e possibilmente correggere le parti di Regolamento 2004 che nella pratica nostra quotidiana mostravano carenze nella comprensione ed utilizzo sia come definizioni, come modalità delle istanze e delle verifiche edilizie, spesso anche nei concetti, verso uno strumento con le minori possibilità di interpretazione (non esistendo la perfezione), al servizio di tutti, cittadini e professionisti.

A seguito di vari incontri, di cui:
n° 11 per con un gruppo che nel tempo si è ridotto a poche unità, di Colleghi interessati
n° 11 incontri con gli altri Ordini Professionali
n° 10 incontri con l’Amministrazione Comunale (Assessori, Ufficio Tecnico etc)

il gruppo di lavoro del Collegio ha prodotto un articolato riferito a circa 36 punti del R.E., posto all’attenzione degli altri Ordini e della Amministrazione (Consegnato nel settembre 2008).

Alle spalle di questo lavoro vi era inoltre il tentativo, in primo luogo, di unire lo sforzo di tale risultato (cartaceo) con gli intenti degli altri Ordini Professionali, con i tempi e le necessità della Amministrazione Comunale (vedi aspetti della Riqualificazione Energetica), valutando sempre l’esistenza del ricorso al TAR avverso ad alcuni aspetti del Regolamento Edilizio stesso (tempistica nella entrata in vigore, argomentazioni che esulano dall’aspetto Edilizio essendo materia di Urbanistica).

Sembrava possibile di poter raggiungere l’obbiettivo prefissato, con le difficoltà implicite in queste materie.

Con il trascorrere del tempo è emerso invece che:

- Il nostro articolato, sempre definito eccellente ed utile, non è stato oggetto di approfondita verifica da parte degli altri Ordini e molto poco da parte della Amministrazione, che si è limitata a cogliere solo pochi aspetti non graditi e malgrado le dirette richieste ha cercato di dirottare l’attenzione su nuovi aspetti, legittimi ma non facenti parte della discussione iniziale e concordata (utilizzo autorimesse, controlli edilizi etc)

- Ha inoltre sottolineato che non erano decadute le motivazioni del ricorso al TAR.

- Ha rilevato infine che l’interlocutore composto dall’insieme degli Ordini Professionali non si mostrava come un fronte coeso, bensì emergevano motivazioni diverse.

Il risultato finale mostra l’Amministrazione Comunale che presenta una revisione del Regolamento Edilizio, dove appaiono poche nostre osservazioni, mentre si sviluppano modifiche mai portate alla nostra attenzione e studio.

A fronte di quanto descritto si reputa necessario convocare una riunione degli Iscritti del Comune di Livorno e non, per discutere e decidere dei seguenti 3 punti:

Nuovo Regolamento, nuove osservazioni. L’Assessore attuale all’Edilizia Privata o chi per Lei ha mostrato disponibilità alle osservazioni in merito, con incontri programmati e non. Per apportare tutte le modifiche pratiche che saranno possibili.

Ricorso al TAR. Ci dobbiamo sottrarre, nel nostro rapporto con l’Amministrazione dal vincolo del ricorso al TAR, in quanto lo stesso non può rappresentare lo snodo decisionale su argomenti futuri di revisione; le parti decideranno liberamente su base tecnica e normativa.

Correre in proprio. Se in teoria è evidente che un eventuale fronte compatto InterProfessionale avrebbe migliori possibilità di far valere ragioni utili di revisione, è altrettanto evidente che nella pratica questo non si verifica; al contrario l’Amministrazione ha gioco facile nel sottolineare tutte le divisioni e crepe che emergono in molte circostanze dove ciascuno esprime punti di vista diversi. Il nostro punto di vista è quello sopra indicato come “intenti iniziali” e rimane l’obbiettivo da perseguire.

Livorno, 18-06-2009
Marco Arbulla e Antonio Zanghi